Vita da coinquilino
Con questo post inizia ( e probabilmente finisce ) la sezione autobiografica del blog Munchhausen. Anche perchè questo post apre scenari inquietanti nella vita del ventiseienne, blogger meridionale .
Vita da coinquilino
E' ormai assodato che la vita da coinquilini, richiede più diplomazia che una seduta dell' Onu.
Introdurre un nuovo oggetto in casa, come ad esempio un forno a microonde, può destabilizzare gli equilibri faticosamente raggiunti, facendo scivolare la casa in una deriva simile a quella della guerra in Iraq. A poco vale, dimostrare potenze alla mano, che il microonde non inciderà sulla spesa di luce per più di 3 o 4 euro mensili, e che sei pronto ad accollartele. C' è sempre chi, affidandosi a conversioni multiple ed equazioni di lunghezza chilometrica, con tenacia da stregone, sarà pronto a sostenere che, d' ora in avanti, la bolletta della luce la devi pagare solo tu, a causa di quel nuovo, enorme, divoratore elettrico. Ti alletta, per un attimo, l' idea che tantovale preparare le valigie e portarsi quel che resta dei tuoi fondi economici, scappando, in Svizzera, prima che arrivi la prossima bolletta. Neanche fosse il Crac Parmalat. Ecco, sei arrivato al paradosso che il forno alieno consumi da solo, quanto produce una piccola centrale a carbone dell' Enel, e non hai niente da ribattere. Che fare, rinunciare alla comodità di un pasto caldo, invocare il proprietario di casa come novello Kofi Annan ( col rischio che poi il suo intervento sia risolutivo quanto quello del vecchio patriarca di colore ) o tirare dritto verso l' inevitabile scontro?
L' ultima ovviamente. E' infatti assodato che la vita da coinquilini risveglia anche negli uomini più miti, l' innato istinto di trucidare il nemico e brindare con il suo sangue ( magari dopo averlo riscaldato nel microonde ).