Munchhausen
3/07/2007
  Una poesia per Kilombo
Kilombo ha vinto il premio la Mezzaluna d' Oro, come migliore internet aggregator secondo una giuria di 2000 iscritti alla I.A.D.L ( Islamic anti diffamation league )

Quello che vi chiedo, adesso è di riportare una poesia, che sia adatta a presentare la premiazione dell' aggregatore ( presentazione che sarà fatta da bambini, si tenga conto di questo nella scelta ).


P.S:
La premiazione si terrà il 21 di marzo 2007, nella suggestiva cornice della Chiesa dell’Incoronata di Napoli, in via Medina. L’evento inizierà alle ore 16.00 e si protrarrà fino alle ore 18.30. La data è stata scelta in corrisponednza della Giornata Mondiale contro il Razzismo.
 
Comments:
Munch :)Grazie
 
SE TU FOSSI

Se tu fossi un edelweiss

Io scalerei

La montagna azzurra

Per coglierti

Se tu fossi un fiore acquatico

Io mi tufferei nelle verdi

Profondità sottomarine

Per prenderti

Se tu fossi un uccello

Io andrei

Nelle immense foreste

Per ascoltarti

Se tu fossi una stella

Io veglierei

Tutte le le mie notti

Per vederti
Libertà.


Zehor Zerari
 
Caro compare Bianco,
c’è un paio di cose che dovresti sapere.
Io, quando nasco, sono nero.
Quando vado al sole, sono nero
Quando ho freddo, sono nero
Quando mi spavento, sono nero
E quando muoio, giaccio lì nero
Invece tu, compare Bianco,
Quando nasci, sei rosa.
Quando vai al sole, sei rosso.
Quando hai freddo, sei blu.
Quando ti spaventi, sei giallo.
Quando ti ammali, sei verde.
E quando muori, sei grigio.
E avresti ancora la sfacciataggine di chiamare me uomo di colore

( anonimo aborigeno australiano )




Sono le persone chiuse nei limiti? non mostrano che difese di vita?
L’ amore è una cosa insieme e uguale alle altre?
Che cosa aspetto dalla vita, se da lei non viene il solenne?
Nato per ricevere lieto, ammirare tutto negli altri.
Per essere l’umile devoto, nel tempio di una società perfetta
Pedanterie e volgarità hanno occupato la vita.
Bellissimi volti dicono insulse parole.
Perché portare temi di musica alta, nel frastuono di vite scomposte?
Dove la bontà è fraintesa, ad approvare le paure e le anguste utilità.
Liberare, liberare, oh lo potessi per tutti.

( Aldo Capitini )


FRA RITA E I MIEI OCCHI
(POESIA PER UNA RAGAZZA EBREA)

Fra Rita e I miei occhi si leva un fucile.
Quelli che conoscono Rita, s`inchinano e pregano I suoi occhi di miele divino.
Ho baciato Rita bambina, lei si e` stretta a me, lo ricordo…
I suoi capelli mi coprivano il braccio.
Ricordo Rita Come l`uccello ricorda la sua fontana.
Oh, Rita! Un milione di immagini Un milione di uccelli Un milione di appuntamenti Sono stati assassinati da un fucile.
Il nome di Rita, festa per le mie labbra.
Il corpo di Rita, nozze per il mio sangue.
Per due anni, mi sono perduto in lei.
Per due anni lei si e` distesa sul mio braccio, uniti nel fuoco delle nostre labbra, siamo resuscitati per due volte.
Oh, Rita! Chi avrebbe potuto sciogliere i nostri sguardi, prima che si levasse un fucile?
Oh, notte di silenzio!
C`era una volta… Una luna e` calata all`alba… Lontano, in occhi di miele
E la citta` ha cancellato Rita e le canzoni…
Fra Rita e I miei occhi, si leva un fucile.
(MAHMUD DARWISH)


queste erano state proposte prima che scrivessi il post
 
premetto che è troppo difficile per dei bambini, ma è in tema e mia nadava di postarla :D

KHORAKHANE'
"a forza di essere vento"
Fabrizio De Andrè

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute Poserò la testa sulla tua spalla
i kerava e farò
jek sano ot mori un sogno di mare
i taha jek jak kon kasta e domani un fuoco di legna
vasu ti baro nebo perché l'aria azzurra
avi ker diventi casa
kon ovla so mutavia chi sarà a raccontare
kon ovla chi sarà
ovla kon ascovi sarà chi rimane
me gava palan ladi io seguirò questo migrare
me gava seguirò
palan bura ot croiuti questa corrente di ali
 
Almeno l'amore tra voi

Non credo, terra, che fiorirai ancora
a lungo: troppe sono le lacrime
dei poveri, lacrime divenute
veleno di questi giardini,
del pane e dell'acqua che beviamo.


Ora Dio non può non intervenire,
non può restare indifferente!
E più non c'è da credere
nemmeno alle chiese?
La più amara inondazione della terra
sono le lacrime della povera gente,
lacrime silenziose e segrete:
acqua e sangue che gonfiano i fiumi
di tutti i paesi:
impossibile che non succeda l'evento
impossibile che non debba accadere!
Fede è ribellarsi
fede è rompere le catene
credere è fare giustizia!
Morire non conta: poveri
di tutto il mondo unitevi,
fondete la vostra collera muta
in un unico mare.
Poi uscite dalle "Locations"
dalle vostre segregazioni:
appena vi muovete compatti
la terrà tremerà.
Un mondo di fatui e vili
i signori che vi governano
tutti assisi sui troni
di stoltezza; e pure
gli intellettuali sono
gente inutile.
Poveri, siete soli ma siete
moltitudine; almeno

l'amore fra voi segni
l'inizio di un altro Evo...

(David Maria Turoldo)
 
Miei cari Figli,

ricordate che ho pregato

nelle Città Sante dell'Islam

e là ho trovato il Dio Cristiano.

Una volta pregavate anche voi

nelle nostre cattedrali

e con tutto il nostro rispetto

Si dice che Dio sia uno solo.




Se vi piace la potete migliorare a piacere, con tagli o aggiunte, come la pizza.


Avv. Stefano Procaccini
 
Io sono di là (di Mahmoud Darwish )

Io sono di là. Ho ricordi. Son nato così come nascono tutti. Ho una madre
E una casa con molte finestre. Ho fratelli ho amici ed ho una prigione con feritoia di gelo
E un'onda che dai gabbiani è rapita. E, testimone a un sepolcro che è il mio, spazio immenso, e pascoli che se ne sazia lo sguardo
E una luna che splende all'estremo confine del verbo, e cibo d'uccelli e un ulivo immortale.
Passai sulla terra ben prima che spada, a farsene mensa, su un corpo.
Io sono di là: rendo il cielo a sua madre se è il cielo che piange la madre
E piango così che una nuvola poi mi ravvisi al ritorno.
Ogni discorso del tribunale del sangue ho imparato, a infranger le regole degno.
Tutto il verbo ho imparato, e poi frantumato a comporre una sola parola, la patria.


Indirizzi per l'anima, fuori (di Mahmoud Darwish )

Viaggiare, io amo: indirizzi per l'anima, fuori. Viaggiare a un paese
Che non sospese ai cipressi suoi l'ultima sera mia. Gli alberi amo
Sopra tetto di casa che noi torturare due passeri vide? Anche ciottoli vide allevare.
Non potevamo tirare su i nostri giorni
Perché come le piante crescessero cheti? Amo pioggia che cade
Sulle signore di prati lontani. Un'acqua lucente ed un duro profumo di pietra.
Di sorpresa noi non potevamo, no, cogliere la nostra vita
E guardare di più verso l'ultimo cielo un pò prima che se ne partisse la luna?
Indirizzi per l'anima fuori di qui. Si, io amo partire
Verso ogni vento...Non amo arrivare.
 
Poesia di Tahar Ben Jelloun
Sono venuto nel tuo paese con il cuore in mano

Espulso dal mio,

Un pò volontariamente e un pò per bisogno

Sono venuto,

Siamo venuti per guadagnarci da vivere,

Per salvaguardare la nostra sorte,

Guadagnare il futuro dei nostri figli,

L'avvenire dei nostri anni già stanche,

Guadagnarci una prosperità che non ci faccia vergognare,

Il tuo paese non lo conoscevo

E' un immagine...

Un miraggio, credo, ma senza sole...

Siamo arrivati qui ad informare, con un canto di follia nella testa...

E già la nostalgia e i frammenti del sogno...

Sopravviviamo tra l'officina o il cantiere e i pezzi del sogno

Il nostro cibo, la nostra dimora

Dura l'esclusione

Rara la parola rara la mano tesa.
---------------------------
Mahmùd Darwich:
PASSAPORTO

"Non mi hanno riconosciuto nelle ombre
che mi scolorano nel passaporto
e la mia ferita era in mostra per loro
come per un turista che ama collezionare fotografie.
Non mi hanno riconosciuto, oh... non lascino
la mia mano senza sole,
perché gli alberi mi riconoscano...
e tutti i canti della pioggia mi riconoscano...
Non mi lascino pallido come la luna.

Tutti i passeri che hanno seguito la mia mano
All'entrata dell'aeroporto lontano,
tutti i campi del grano,
tutte le carceri,
tutte le tombe bianche,
tutte le frontiere...
tutti i fazzoletti che ho agitato
tutti gli occhi neri...
tutti gli occhi
erano con me, ma loro
li hanno messi insieme nel passaporto.

Nudo nel nome dell'apparenza,
in una terra che ho sollevato con le mie mani,
Giobbe ha gridato in pieno cielo:
Non fate di me un insegnamento due volte!
Signori! Signori i Profeti!
Non chiedete agli alberi i loro nomi...
Non chiedete ai fiumi della loro madre...
Sulla mia fronte rovina la spada della luce
E dalle mie mani sorge l'acqua del fiume.
Tutti i cuori della gente sono la mia nazione,
toglietemi allora il passaporto!"
 
Poesia di Tahar Ben Jelloun.
Sono venuto nel tuo paese con il cuore in mano


SCELGO QUESTA.
 
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Questo è un blog dedicato alla satira, alla politica, al calcio, alle ferrari, a così tante cose che neanche si possono elencare. Il barone di Munchhausen(o Munchausen) è fondamentalmente un egocentrico figuro del 1800, balzato in questo secolo per caso, mentre viaggiava a cavallo di una palla di cannone. Sbarcato in Italia, si è subito trovato piuttosto bene, ed ha iniziato a sparar cazzate un pò su tutto.

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