Le vere ragioni di Mastella
Caro direttore, le scrivo perchè troppo spesso su queste pagine, sono state espresse opinioni e apprezzamenti non sempre benevoli nei miei confronti, a causa del mio rifiuto di sottoscrivere i DICO ( quelli che un tempo erano denominati Pacs ). Era ora dunque che manifestassi le mie reali motivazioni, a fronte di un provvedimento, che per me risulta e sempre sarà inaccettabile. Come ben sà chi mi conosce, io mi sento fortemente coinvolto da simile decisione, nei miei panni di onorevole, di credente, ma sopratutto di cittadino. Sono molti anni che ormai convivo con un individuo silenzioso, che non ama apparire nelle cronache mondane, a ricevimenti e galà politici, ma non per questo riserva per me meno amore o affetto e solidarietà. La mia stessa moglie, ora presidente della Regione Campania, da tempo accetta questa convivenza, con tutto l' amore e la comprensione che il Signore le ha donato. E' proprio questa unione di fatto a rendere impossibile per me appoggiare la sventurata scelta di affidare al legislatore l' approvazione dei Dico. Dovrei tacere e fornire il mio consenso al provvedimento ? Dovrei forse avvallare con un mio comportamento rinunciatario un simile Errore? Gli occhioni dolci del mio chiuahua Pio XII mi guardano comprensivi e assolutori: io sò cosa fare. Non potrò mai appoggiare una legge con non riconosca questa mia unione di una vita: l' unico essere sulla terra che conosce i miei tormenti, e le mie gioie più segrete, l' unico a capire le ragioni vere della mia politica: lui non può essere escluso da un totale riconoscimento sociale. E' per Pio XII dunque, che adesso abbaia e mi lecca felice la mano con cui scrivo questa missiva, che sono contrario ai Dico. Ora e per sempre. Cordiali saluti.




  ¶ 2/09/2007 06:46:00 PM