Prodi Berlusconi. Chi ha vinto?
Prima che ci si sprechi nei commenti del dopopartita, dirò chi ha perso. Noi.
Noi che cercavamo uno spazio per sentire qualcosa che avesse a che fare con la politica, mentre ci siamo imbattuti nelle numerologie mistiche del contabile nano, o nella liturgia tortellinica del Prodolone ( che è una strana forma di Provolone, in giacca e cravatta e faccia da buontempone ). Ovviamente, non era politica quella di cui si stava parlando: avremmo potuto tranquillamente cambiare canale all' inizio, per vedere solo i saluti finali, senza perdere alcunchè.
Adesso sò che gran parte dei commentatori si sprecheranno nell' individuare a che minuto ha segnato chi, se l' avversario ha parato bene, chi è stato ammonito per fuorigioco ( il nano in più occasioni se ne andato per campi aperti con il guardalinee che lo rincorreva), e chi ha tenuto le redini della partita. Ma che senso avrebbe scendere in questi particolari ? Perchè perdersi nella disamina delle azioni viste? E' chiaro che l' unica cosa che è apparsa dei due contendenti è una fugace immagine, un' aura e nulla più. Ma in fondo, è quest' aura, questa fotografia sbiadita, che rimane del confronto, ad avere più impatto di mille parole.
Ed in questo scatto mosso, il Nano ne esce malconcio, sovrastato da montagne di carte, ha le sembianze del Peppino De Filippo falsario ( nel famoso film con Totò ), un ragioniere stanco e irascibile. A tratti anarchico, per quel suo libero profluvio di offese e parole, oltre che per la sgangherata orazione finale, il Nano si è distinto più per la sua arrendevolezza che altro: aveva lo sguardo sempre rivolto al passato, totalmente incapace delle consuete divinazioni. In alcuni istanti ho temuto che consegnasse, in diretta, le chiavi del Governo a Prodi.
Quanto a Prodolone, lui è apparso deciso ( anche in modo forzato e innaturale ) concreto e a sprazzi sognante. E' partito come un diesel, bofonchiando quattro parole in imbarazzo, ma via via la voce gli si è schiarita, per chiudere in crescendo. L' orazione finale è stata convinta e sensibile, in breve, sul piano dell' immagine lo ha sovrastato.
Ma allora chi ha vinto ? Io credo entrambi.
La cosa potrebbe apparire in contrasto con quanto detto sin' ora, ma non è così. Perchè l' unico interesse del Nano era raggiungere la maggioranza nella minoranza, ovvero assicurarsi uno stabile e fedele controllo dell' opposizione futura. Ed in tal senso, portando sempre il discorso sul passato, sull' atavica lotta al comunismo, sulle diffidenze generiche all' euro e alle tasse, ha quasi ignorato l' avversario, vincendo però il duello interno su Fini e Casini. In tal senso la sua vittoria è stata già partecipare allo scontro. Quei pochi voti che Forza Italia, raccimolerà in casa dai partiti alleati, gli serviranno forse, a tutelare meglio le sue aziende negli anni a venire, ostacolare le varie leggi sul conflitto d' interesse, riordino del sistema audiovisivo e via dicendo.
E' stata una partita strana, i due parlavano lingue diverse. La prossima volta vedo Scrubs.