Pronti
Bisogna essere pronti, non lasciare nulla fuori posto.
Bisogna metter mano a tutta la propria forza d animo, radunare tutta la propria resistenza e lottare.
Fra pochi mesi inizieranno, se non hanno cominciato già.
Ci inchioderanno allo schermo con le punesse, loro nei loro studi televisivi di cristallo, noi miseri spettatori stremati e incolpevoli.
Ci riempiranno la testa con le loro parole: le scandiranno da microfoni grandi come angurie. E fingeranno di essere ispirati, impegnati, sensibili, sinceri. Alimenteranno dibattiti incomprensibili che renderanno lunghe ed interminabili le nostre nottate.
E sempre sosterranno di essere come noi, di rappresentarci a pieno. Loro, in abiti firmati e gioielli scintillanti, e noi, in tuta e pantofole.
Prenderanno a cuore i nostri problemi, e attingeranno a piene mani a tutto il repertorio delle emozioni umane, in alcuni casi persino a quelle animali. E chiederanno il nostro voto.
Bisogna essere pronti, bisogna essere forti per quel momento.
Perchè solo uno di loro sarà il vincitore. E, anche se nessuno sarebbe adatto, noi dovremmo scegliere il male minore. Dovremmo cercare qualcuno che, non dico sia piacevole, ma almeno sopportabile.
Ma io stesso so che non ce la farò, che perderò la pazienza, che mi contorcerò in poltrona e getterò il telecomando fuori dalla finestra. Sò che nulla potrà il guscio meliconi contro i sei piani di altezza. Perchè si, vabbè, le elezioni, ma contro il festival di san remo anche esser pronti non serve a niente.