A qualcuno il dubbio era venuto. Negli ultimi anni, Montezemolo, continuamente innaffiato di Moet sul podio, anzicchè fuggire per non bagnarsi come facevano gli altri direttori di scuderia, aveva preso l' abitudine di andare incontro ai piloti a bocca aperta, scolando champagne a più non posso. Molti però, avevano pensato fosse la gioia della vittoria, la soddisfazione per gli immensi risultati ottenuti assieme al tedesco e al brasiliano, o la confusione dovuta al jet-lag. Ma come spiegarsi che il presidente ha continuato a bere anche tutto quest' anno, ed è cronaca nota che di podii e di vittorie non se ne è collezionata una cippa? Come giustificare il via vai di ballerine brasiliane con cappelli di frutta e cocktail colorati, che c' era ogni giorno all' uscita del suo aereo privato?
D' altra parte la estrema conferma viene dalle discutibili iniziative prese in questi ultimi giorni. Prima, ha convinto Valentino Rossi a guidare una formula 1, malgrado il pesarese, tornato ai box dopo un solo giro, giustamente obiettasse che è difficile piegare la macchina in verticale a 70 gradi per fare le curve. Poi, per il prossimo anno, ha deciso di sostituire Barrichello con un manichino da Crash Test sfidando tutti a notare la differenza. Ora, il super presidente ha convinto Schumacher, sulle soglie della quarantina, a passare a guidare le motociclette. Ovviamente, il tedesco, notoriamente ipercompetitivo, è subito andato talmente forte in curva, da consumarsi entrambe le gambe strusciandole piegato sull' asfalto, ed ora è alto un metro e venti.
Ed adesso? Quali saranno le prossime iniziative di un presidente schiavo delle capirinhas e del daiquiri ?
Si potrebbe prendere un meccanico, e pruomoverlo al ruolo di primo pilota, o mettere Jean Todt a spazzare i box, assegnare al fisioterapista di Michael la direzione dell' intera squadra corse, o addirittura affidare al primo pirla tossicodipendente la guida della intera FIAT?