DIO SI E' DIMESSO
<<Dio si è dimesso.>> Con queste scarne parole, si è aperta la conferenza stampa straordinaria di stamattina, in cui i cardinali sconcertati ed impotenti, hanno affidato al mondo la triste notizia.
Sembra che il Signore, negli ultimi tempi, fosse piuttosto irritato dalle continue polemiche in materia di fede, e, stanco di comparire un giorno si e l' altro pure sulle prime pagine del Foglio, abbia maturato l' estrema decisione.
Vani tentativi di dissuaderlo, nella notte di lunedì, si sono succeduti ad opera del consigliere personale Pietro e del portavoce in terra Benedetto. Del primo non si sà molto, ma sembra che il secondo abbia insistito, a ragione, sull' impossibilità di ridipingere tutte le immagini sacre nelle sagrestie, con particolare menzione alla Cappella Sistina, recentemente e onerosamente restaurata. Alla fine anche le pressioni di quest' ultimo sono venute meno.
Alle accalorate obiezioni di Pietro, sembra invece, che l' Eterno abbia risposto tenendo in una mano il Catechismo di oltre settecento pagine recentemente pubblicato dalle Edizioni Paoline, ed indicando con l' altra lo scintillante tripudio di merletti e pizzi che ornavano la veste del pontefice. Avrebbe dunque detto con voce tonante <<Tenendo conto che avevo affidato loro dieci comandamenti, e che mio figlio è sceso in terra a morire per loro ed istruirli, vestito di una misera tela di lino, devo dedurre che che questi umani hanno una spiccata tendenza ad allargarsi...>>.
A questo punto si ergeva fra la folla un apostolo ( sembra Paolo ) che proferiva queste parole << ...il regno doveva essere eterno ...>> ma il Signore contrariato se ne era già andato senza rispondere. Alcuni suggeriscono che, ad interrogare in questo modo il Signore, fosse in realtà un cittadino italiano di nome Antonio Fazio abilmente camuffato da apostolo. Si tratta, evidentemente, di malelingue.
L' incredulità suscitata da queste dimissioni nel colleggio cardinalizio, ha lasciato il posto alla amara certezza, solo quando stamattina Fassino ha dichiarato <<Anche io sono credente>>: si è capito dunque che era aperta la lotta alla successione.
Indiscrezioni recenti vedono in prima fila il dio indiano Ganesh, che promette con le sue innumerevoli mani di depenalizzare da peccato il taccheggio, ed il Dio guerriero Thor, che assicura di essere l' unico che può contrastare gli islamici. Ma c'è chi ha scommesso tutte le proprie fortune sul ritorno di Zeus, che, data la somiglianza, risolverebbe il problemma dei dipinti sacri da rifare, e garantirebbe anche, con il vizio di tirare fulmini a destra e a manca, un bel pò di elettricità a gratis.
Ma su tutti gli aspiranti, vogliamo segnalare un onesto cittadino italiano, di nome Silvio B. che ha lunga esperienza di etere, e sta appena lasciando un suo recente e minore incarico...
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